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Svanberg castiga la Roma. E Mou perde Abraham per l’Inter

Mettiamola così: se al momento per la corsa alla Champions le prime quattro hanno fatto il vuoto, la lotta per l’Europa League è apertissima e vi si iscrive anche il Bologna, che batte la Roma grazie a un 1-0 santificato dalla rete di Svanberg segnata nel primo tempo. I giallorossi adesso hanno solo un punto di vantaggio su Fiorentina, Juventus e lo stesso Bologna, aspettando il risultato della Lazio. Morale: dalla squadra di Mourinho a inizio stagione forse ci si aspettava di più. E sabato ci sarà l’Inter all’Olimpico, con la Roma che dovrà fare a meno degli squalificati Abraham e Karsdorp – ammoniti entrambi – e probabilmente dell’infortunato El Shaarawy.

GRAFFIO SVANBERG

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Forse memore della tattica coraggiosa ma pericolosa messa in mostra domenica col Torino – che in pratica all’Olimpico aveva fatto la partita (64% di possesso palla) – Mihajlovic sceglie di aspettare la Roma con un 3-4-2-1 molto elastico e pronto ad abbassarsi sulle fasce. Non basta. I rossobù al 15’ perdono per infortunio il loro asso, Arnautovic, piazzando Barrow come prima punta e Sansone alle sue spalle con Soriano. Eppure i padroni di casa non si scompongono, provando a pungere in ripartenza con lo stesso Barrow al 9’ e Skov Olsen al 21’. Niente che impensierisca troppo Rui Patricio, ma lo stesso si potrebbe dire per Skorupski, che fino al 35’ si spaventa solo per un colpo di testa fuori di Abraham su cross di Karsdorp. Al 35’ la svolta, quando un tiro da circa venti metri di Svanberg non trova né il muro giallorosso in chiusura né troppa reattività da parte del portiere portoghese. È il vantaggio del Bologna, che abbassa il baricentro, cominciando a soffrire un po’ le accelerate di Zaniolo soprattutto sulla destra, ben appoggiato da Veretout e Karsdorp A sinistra, invece, El Shaarawy e Mkhitaryan paiono fare più fatica. Al 42’ però, in una mischia in area, il portiere rossoblù è bravo a salvare su un tiro di ginocchio di Abraham, che stava finendo in porta. Il finale del tempo è tutto sulla questione ammonizione. Il Bologna protesta per quello a Soriano per una manata a Mkhitaryan, così come per quello mancato di Abraham per azione analoga su Theate. Invece il “giallo” per l’inglese arriva nel finale del tempo sempre per una manata stavolta ai danni di Svanberg, che fa protestare a lungo il giallorosso, perché salterà la gara con l’Inter.

ASSALTO INUTILE

Nella ripresa Mourinho toglie l’incolore ex Diawara e inserisce Carles Perez, collocando Veretout davanti alla difesa. La nuova disposizione, però, dura poco, perché El Shaarawy deve uscire per infortunio e quindi il portoghese rilancia Shomurodov, disegnando un 4-2-3-1 con Ibanez terzino sinistro, Mkhitaryan in mediana e Zaniolo trequartista. La Roma aumenta la pressione, anche se solo al 23’ si fa rivedere dalle parti di Skorupski con un tiro di Mkhitaryan bloccato dal portiere. Al 25’, però, i giallorossi vanno vicini al pari quando una ripartenza di Abraham manda al tiro lo stesso armeno, la cui conclusione è respinta dal portiere rossoblù, che si salva sul pallonetto successivo sempre di Mkhitaryan che finisce alto di poco. Per l’assalto finale Mourinho lancia Vina e tira fuori il diffidato Mancini. Al 30’ una punizione di Abraham non va lontana dal palo destro di Skorupski. Al 38’, poi, Pairetto fischia un rigore per fallo di Dominguez su Mkhitaryan, ma l’armeno era partito in fuorigioco. I giallorossi accelerano e al 41’ una bella girata di Abraham costringe alla deviazione in tuffo del portiere rossoblù. Al 48’, poi, una ripartenza giallorossa trova il Bologna sbilanciato e Skorupski deve salvare coi piedi su Zaniolo. E’ l’ultima occasione prima dei titoli di coda, che vedono i padroni di casa alle stelle e la Roma, ancora una volta, impigliata nel suo “vorrei ma non posso”.