Pulcini, il medico della Lazio. “L’asintomatico non è malato”
Il direttore sanitario del club ha espresso più volte le sue teorie sul Coronavirus e la sua presunta gravità. Sono tante le zone d’ombra nella vicenda tamponi su cui la Lazio è chiamata a far chiarezza. Finora ci ha provato Ivo Pulcini, direttore sanitario del club, ribadendo nei giorni scorsi come “il genoma N sia talmente debole come virulenza da non aver alcun significato contagioso”, definendo poi “un’assurdità” la discrepanza di metodo tra Uefa e Serie A.
Ma il dottore, medico dello sport e cardiologo, in passato si è fatto notare per alcune uscite sul tema Coronavirus piuttosto insolite. Per Pulcini “considerare malati tutti i positivi, è un’esagerazione. Essere positivo vuol dire essere malato e contagioso, se non hai sintomi e magari sei anche un atleta ti faccio il controllo e ti mando a giocare. Per me l’asintomatico non è malato”. E ancora: “Io sono da sempre contrario alla quarantena”. E poi: “È un virus del raffreddore, non voglio banalizzare né mancare assolutamente di rispetto alle persone che hanno perso perfino la vita, ma la medicina non è una scienza, la medicina è un’arte, perché non sempre 2+2 fa 4”. Un passo indietro fino a maggio scorso: “È vero che il virus è stato manipolato, ma è vero pure che in questo periodo è mutato 33 volte diminuendo la sua aggressività e quindi ci mette anche meno paura. Secondo me il Coronavirus sta morendo”.
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