Paura a Pietralata, due stranieri aggrediscono una mamma con il bimbo in braccio
“Mi hanno bloccata e palpeggiata nelle parti intime”. È ancora sotto choc la giovane mamma aggredita sessualmente a pochi passi dalla scuola primaria “G. De Ruggero”, al Tiburtino (Roma). Giovedì mattina, due stranieri l’hanno strattonata, bloccata e molestata pesantemente sotto gli occhi del figlioletto. Sia lei che il bimbo sono stati soccorsi con un’ambulanza e portati in ospedale per essere medicati. I malintenzionati sono scappati prima che arrivassero i carabinieri. “Sono stati momenti terribili”, ha raccontato la donna a Il Messaggero.
L’agguato
L’aggressione si è consumata attorno alle ore 16 di ieri, non lontano dall’istituto comprensivo di via Achille Tedeschi. La donna non ha fatto in tempo ad abbracciare il figlio, appena uscito dall’asilo, che è stata assalita alle spalle dalla coppia di stranieri. Impaurita, la giovane mamma ha tentato di difendersi e, per farlo, anche il bimbo è caduto sull’asfalto. Quei due uomini hanno agito senza pietà: l’hanno bloccata e palpeggiata nelle parti intime, incuranti del piccolo. L’incubo è finito quando una collaboratrice scolastica ha sentito le grida disperate della vittima ed ha allertato il 112. A quel punto, sono arrivate sul posto un Gazzella dei carabinieri e sanitari del 118. Ma gli aggressori si erano già dati alla fuga.
Il racconto choc: “Avevo mio figlio in braccio”
Soccorsi con un’ambulanza, sia la donna che il figlioletto hanno riportato alcune ferite a gambe e braccia. “Stavo uscendo dalla materna – il racconto della vittima, 30 anni, colpita anche all’anca – e avevo mio figlio in braccio. Ad un certo punto, mi hanno accerchiato quei due stranieri. Non ho capito subito cosa volessero. Poi mi hanno bloccata prendendomi per le braccia. Così mi hanno toccato le parti intime senza che io potessi reagire. Poi mi hanno strattonata, come se mi volessero portare in una zona appartata. Ho pensato che volessero violentarmi. Ho gridato con tutte le mie forze, opposto resistenza. Ad un certo punto mi hanno lasciato andare. Ma è stato terribile”.
L’identikit degli aggressori
Al momento i carabinieri procedono con l’ipotesi di furto con strappo, ma non escludono che la trentenne possa essere stata vittima di un agguato a sfondo sessuale. I due stranieri non sono stati ancora rintracciati seppur la donna abbia fornito un identikit preciso dei suoi aggressori “con la carnagione scura”. Probabilmente, ipotizza chi indaga sul caso, si tratta di alcuni sbandati che vivono in zona.
La paura
La notizia si è diffusa tra le mamme della scuola materna che sulle chat di gruppo raccontano: “Era nel parchetto sotto scuola, hanno fatto cadere il bimbo, lei ha lottato, è caduta, volevano violentarla, è riuscita a divincolarsi e a chiedere aiuto nella scuola”. Poi la raccomandazione: “D’ora in poi parcheggiamo tutte vicine e stiamo attente”.