Midtylland-Lazio 5-1: biancocelesti strapazzati dai danesi
Biancocelesti strapazzati dai danesi nella 2ª giornata del gruppo F: errori fatali di Gila nel primo tempo, inutile il ritorno al gol di Milinkovic.
Dopo la scoppiettante vittoria sul Feyenoord di una settimana fa, la Lazio vive una serata da incubo in Danimarca nella 2ª giornata del gruppo F di Europa League. I ragazzi di Sarri vengono sconfitti addirittura per 5-1 dal non irresistibile Midtjylland, che aveva perso al debutto europeo contro lo Sturm Graz e veniva da un solo successo nelle ultime 9 partite ufficiali, con tanto di cambio di allenatore. Alla MCH Arena di Herning la squadra biancoceleste fatica a trovare lo spunto negli ultimi 16 metri e vive ripetuti momenti di imperdonabili amnesie in difesa: nella prima metà di gara è soprattutto Gila a sbagliare, ma anche i compagni di reparto, nel corso dei 90 minuti, non spiccano per attenzione e perizia. Quella di oggi è la seconda sconfitta con più gol di scarto della Lazio nelle coppe europee, dopo il 6-0 contro il Lens in Coppa Uefa del 2 novembre 1977.
Nell’undici inziale Sarri non inserisce Cancellieri, ancora in attesa del debutto da titolare in biancoceleste: nel tridente offensivo, con Felipe Anderson e capitan Immobile, c’è Pedro, appena rientrato da un problema alla caviglia. In porta gioca Provedel, come annunciato alla vigilia dall’allenatore, mentre sulla linea difensiva ci sono Romagnoli al centro e Hysaj sulla destra, quest’ultimo mai titolare in campionato finora. Radu, anche lui al debutto stagionale dall’inizio, è preferito sulla sinistra a Marusic, che si siede in panchina come Milinkovic-Savic. Indisponibili Lazzari e Zaccagni. Albert Capellas, tecnico spagnolo del Midtjylland, esclude dalla formazione iniziale Pione Sisto, che quattro anni fa era stato vicino alla Lazio nel mercato estivo. C’è invece Dreyer, idolo dei tifosi danesi, in dubbio alla vigilia. La formazione di casa parte con grande aggressività, affidandosi alla corsa e al pressing, anche su Provedel. La Lazio risponde con alcune iniziative a cui manca sempre l’ultimo guizzo sotto porta. Pedro è l’unico davvero ispirato, mentre Luis Alberto prova a illuminare il gioco, ritrovandosi però soprattutto a sbracciare con il vano obiettivo di indicare ai compagni i movimenti giusti. A cavallo della mezz’ora Gila diventa protagonista negativo della gara: al 26′ Isaksen colpisce la traversa e, sul prosieguo dell’azione, il brasiliano Paulinho batte Provedel, approfittando della molle marcatura del centrale spagnolo. Trascorrono quattro minuti e il Midtjylland raddoppia: ripartenza veloce, Dreyer mette in mezzo, Gila scivola goffamente e il guineano Kaba appoggia in rete indisturbato. Il difensore della Lazio rischia anche l’autogol al 33′, quando spizza un colpo di testa di Dalsgaard, costringendo Provedel al volo plastico. L’unico lampo dei ragazzi di Sarri, nel primo tempo, è un sinistro diagonale di Pedro al 37′, parato da Lössl.
La verosimile strigliata di Sarri, che non fa cambi nell’intervallo, porta a poco. Cataldi allunga un braccio su Isaksen che si lascia cadere in area biancoceleste, inducendo l’arbitro montenegrino Dabanovic a concedere il rigore: il brasiliano Evander trasforma e la Lazio si ritrova sotto di tre gol dopo soli 52 minuti di gioco. Sarri prova a cambiare tutto, inserendo Marusic, Cancellieri e Milinkovic-Savic al posto di Radu, Pedro e Vecino. Proprio il “sergente” serbo, al 57′, accorcia le distanze con un destro dalla distanza, sul quale il portiere Lössl si fa trovare totalmente impreparato: è il primo gol stagionale per Milinkovic. L’illusione di riaprire il match, per la Lazio, dura una decina di minuti: Marusic sgambetta Isaksen provocando un secondo rigore per i padroni di casa al 57′. Stavolta Evander si fa ipnotizzare da Provedel, ma proprio Isaksen si fionda sulla ribattuta, appoggiando in rete. La serata biancoceleste si trasforma in incubo al 72′, quando il Midtjylland firma la quinta rete con capitan Sviatchenko, su cross pennellato di Evander dalla trequarti. Nell’ultimo quarto d’ora c’è spazio per Romero al posto di Immobile con il risultato definitivamente compromesso. Si chiude con l’umiliante olé dei 9.000 tifosi danesi sugli spalti: nelle prossime ore Sarri dovrà capire il perché di questo improvviso black-out dei suoi uomini. La Lazio tornerà in campo in Europa League il 6 ottobre per affrontare lo Sturm Graz in terra austriaca. Le comitiva biancoceleste ripartirà stanotte per Piacenza, senza passare per Roma, in modo da trasferirsi più velocemente a Cremona in vista della sfida di domenica alle 15 con la Cremonese, in campionato.