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L’asteroide “con la mascherina” ha sfiorato oggi la Terra

Finalmente il momento tanto atteso per astronomi e curiosi è arrivato e alle 11.56 ora italiana l’asteroide OR2 1998 (anno in cui è stato scoperto dalla Nasa), ha raggiunto il punto più vicino alla Terra, circa 0.04 unità astronomiche (4 centesimi della distanza dal Sole, quindi circa 6 milioni di chilometri).

Malgrado la notevole grandezza, l’asteroide, che presenta un diametro stimato tra 1.8 e i 4.1 chilometri con una velocità di circa 8.7 km/s, non ha mai rappresentato un pericolo per la notevole distanza dalla Terra.

A scoprire l’asteroide furono 22 anni fa i ricercatori Nasa del programma NEAT (Near-Earth Asteroid Tracking), che lo definirono un “oggetto potenzialmente pericoloso”.

“Il nostro obiettivo è scoprire e tracciare tutti gli asteroidi e le comete potenzialmente pericolosi molto prima che possano avvicinarsi alla Terra – dichiarava all’epoca della scoperta di OR2 1998 Eleanor Helin, principal scientist del NEAT”. “Gli appassionati di cielo possono inizialmente utilizzare un oculare grandangolare (32 mm o 35 mm) per puntare il telescopio verso una stella di riferimento lungo il percorso dell’asteroide. Dopo aver avuto la certezza che lo strumento stia puntando verso la zona corretta, si consiglia un oculare da 26 mm o 27 mm per rilevare il movimento lento dell’asteroide. Dovrai annotare il campo stellare e osservare l’oggetto che si muove per un periodo di circa 10-15 minuti”.

“Una distanza che, seppur ridotta rispetto a quelle cui siamo abituati anche nel Sistema Solare, resta comunque molto ampia, tanto – osserva Gianluca Masi di Virtual Telescope – da escludere il benché minimo rischio di un impatto con la Terra”.

Sarà possibile ammirare in Italia la traiettoria dell’asteroide fino al tramonto del 30 aprile, anche attraverso il VirtualTelescope.

Massimiliano Spinella