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La Roma espugna Empoli

Finisce 2-1 per i giallorossi che hanno pure fallito un rigore con Pellegrini: nel primo tempo alla rete iniziale dell’argentino ha fatto seguito il pareggio di Bandinelli. Nella ripresa, gol vincente dell’inglese. I toscani finiscono in 10 per l’espulsione di Akpa Akpro.

Con un po’ di fatica e sofferenza, ma alla fine la Roma riesce a buttarsi alle spalle la settimana nera nata ad Udine e peggiorata a Razgrad, tornando da Empoli con tre punti pesantissimi (2-1), che le permettono di riportarsi a una sola lunghezza dalla vetta. A mettere il marchio sulla vittoria giallorossa è uno strepitoso Dybala (gol e assist per Abraham), sempre più il gioiello di casa. L’Empoli ci ha provato, ha giocato anche una buona partita, intensa e vivace. Ma la maggior qualità romanista alla lunga ha fatto la differenza.

BOTTA E RISPOSTA 

Zanetti lascia Bajrami in panchina e davanti si affida a Pjaca alle spalle di Lammers e Satriano, Mourinho invece in mezzo al campo conferma a sorpresa la coppia Cristante-Matic. Ne viene fuori subito una partita frizzante, giocata a viso aperto, con l’Empoli che prova a fare come l’Udinese, sfruttando il quadrilatero di centrocampo tra Marini e Pjaca come vertici e Haas e Bandinelli come mezzali. Lammers e Bandinelli si rendono subito pericolosi, Dybala impreca per il palo in mischia. Insomma, le emozioni non mancano: Pjaca mette i brividi a Rui Patricio su schema d’angolo, mentre Dybala stavolta piazza da fuori un colpo da biliardo per il vantaggio giallorosso (su respinta difettosa di Luperto). Allora la reazione toscana si sviluppa sull’asse Parisi-Satriano, con il primo a confezionare assist e il secondo a cercare la via del pareggio (che gli viene negata dal palo). Nel frattempo però la Roma ha arretrato il baricentro, anche per provare a far male negli spazi con le ripartenze. Paradossalmente, però, le occasioni arrivano da azioni manovrate, prima per Pellegrini e poi per Celik. E proprio il turco (con la complicità di Mancini) si addormenta al 43’, lasciando solo Bandinelli per il pareggio dell’Empoli. Tutto sommato un 1-1 giusto, visto che i toscani hanno giocato con sfacciataggine, senza paura, e la Roma ha fatto valere la maggior cifra tecnica dei suoi interpreti.

SUPER JOYA

La ripresa si apre con la Roma ad un soffio dal nuovo vantaggio, ma Parisi respinge sulla linea di porta il colpo di testa di Ibanez. La pressione giallorossa cresce di minuto in minuto, anche se il vero problema è che Abraham trova a lungo un’altra giornata così così di questo suo inizio di stagione. Pellegrini invece costringe al giallo prima Ismajli e poi Akpa Apro, appena entrato. Dietro, del resto, l’Empoli rischia tanto nella costruzione dal basso e un paio di volte rischia quasi di farsi gol da solo, regalando palloni d’oro ai giallorossi. Poi Mancini sbaglia ancora la marcatura e gli va bene che Satriano si divora il gol del 2-1. E allora a tirare fuori il coniglio è ancora una volta Dybala, con una magia delle sue e un assist al bacio per Abraham, che stavolta non sbaglia. Poi Pellegrini trova il modo peggiore di festeggiare le sue 200 gare in giallorosso, calciando sulla traversa il rigore concesso per fallo di Cacace su Ibanez. Allora Mou decide di inserire un centrocampista in più (Bove), per provare a cementare la vittoria nella zona nevralgica del campo. Ma le emozioni sono senza fine: palo dal limite di Akpa Akpro, che subito dopo viene espulso per un’entrataccia su Smalling. Quindi Vicario salva prima su Bove e poi su Belotti, arrivano 7 minuti di recupero e l’ultimo tentativo disperato di Bandinelli. Ma non c’è più tempo per niente, la Roma torna a vincere.