La Roma cade a Cremona!
Le reti di Tsadjout e Ciofani su rigore, intramezzate dal gol di Spinazzola, regalano il primo successo alla squadra di Ballardini. Per Mourinho, espulso a inizio ripresa, si complica la corsa Champions.
Le reti di Tsadjout e Ciofani su rigore, intramezzate dal gol di Spinazzola, regalano il primo successo alla squadra di Ballardini. Per Mourinho, espulso a inizio ripresa, si complica la corsa Champions
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Dopo lo Spezia dell’era Garcia-Fonseca ecco un altro incubo romanista. È la Cremonese, che dopo la Coppa Italia batte ancora i giallorossi per 2-1, impedendo alla Roma di agganciare Inter e Milan al secondo posto. Fosse per la Cremonese, probabilmente giocherebbe sempre con la Roma visto che quest’anno ha vinto tre partite di cui due proprio con la Roma (l’altra con la Ternana ad agosto, in Coppa Italia, quella con il Napoli l’ha conquistata ai rigori). A decidere la vittoria grigiorossa le reti di Tsadjout e Ciofani, a cui una Roma assai brutta ha risposto con Spinazzola. A peggiorare le cose il rosso per proteste di Mourinho (il terzo stagionale), che sarà così costretto a saltare la sfida di domenica prossima con la Juventus.
ANCORA TSADJOUT — Mourinho è senza Smalling (squalificato) e lancia per la prima volta dal via Wijanldum, confermando Belotti al centro dell’attacco e Dybala alle sue spalle, anche lui in campo dal primo minuto. Ballardini invece ha bisogno di vincere per sperare ancora nella salvezza e schiera addirittura tre punte: Felix, Okerere e Tsadjout, con Dessers che parte invece dalla panchina. La partenza dei giallorossi è anche buona, almeno a livello di intensità ed energia. E Wijnaldum sembra subito a suo agio, tanto che dopo 3’ di gioco è proprio lui ad andare vicino al gol. Solo che la Cremonese è messa bene in campo, chiude bene gli spazi e pressa alto quando c’è da pressare. Così al 17’ la squadra di Ballardini passa, con il secondo gol consecutivo di Tsadjout, bravo a capitalizzare da fuori un bell’assist di petto di Valeri. Il gol innervosisce la Roma, che non riesce più a rendersi davvero pericolosa. Ci riprova Wijanldum da fuori, poi una punizione alta di Dybala e niente più. Anche perché si gioca più a destra che a sinistra, ma la giornata di Zalewski non è delle migliori e così la costruzione ne risente. Spinazzola, invece, dall’altra parte non viene mai innescato, mentre anche Belotti davanti prova a sbattersi come può, ma a livello di efficacia poco e niente. Nel viene fuori una squadra che al contrario del solito tiene molto il pallone (63%), ma non riesce quasi mai a rendersi pericolosa. Cosa che invece fa ancora Tsadjout, ma la sua conclusione stavolta è da dimenticare. Si va al riposo sull’1-0 per la Cremonese e l’impressione di una partita bruttina a livello di gioco.
La ripresa inizia con il rosso a Mourinho, che litiga platealmente con Serra, il quarto uomo. Il che, ovviamente non fa che innervosire ancora di più una Roma che sembra non riuscire a piazzare tre passaggi di fila. A guidare i giallorossi va allora il preparatore dei portieri Nuno Santos, visto che anche il vice di Mourinho (Foti) è out per squalifica. Ed alla Roma va bene che Spinazzola salva su Felix in una ripartenza tre contro due in cui la Cremonese può chiudere i giochi. Così al 18’ la Roma cambia tutto, mandando dentro insieme Abraham (senza mascherina), Solbakken, El Shaarawy e Matic. I minuti però passano, ma di occasioni non c’è traccia. E così mentre Ballardini mette Meitè per rinforzare il centrocampo (passando al 3-5-2), la Roma butta dentro anche Karsdorp, giocando gli ultimi 25 minuti con un 4-2-3-1 che spesso diventa anche un 4-2-4 superoffensivo. Abraham ha una buona occasione ma la spreca, al 25’ arriva però il pari: lancio di Mancini per Spinazzola, che controlla e brucia Carnesecchi di piatto. Allora ci prova anche Dybala in corsa, Carnesecchi salva su El Shaarawy in uscita, ma al 35’ Ciofani (appena entrato) regala un assist d’oro ad Okereke, atterrato in area di Rui Patricio: sul dischetto va lo stesso centravanti abruzzese che fa 2-1. Finisce con i padroni di casa chiusi a difesa di una vittoria preziosissima e l’ultimo disperato tentativo di Dybala