Il mio cuore è una cetra sospesa. La performance di Prinz Gholam a Roma
“Hidden Histories” è il titolo di una serie di appuntamenti dedicati all’esplorazione della città di Roma, tra performance, talk e laboratori. Il primo evento ha visto protagonista il duo Prinz Gholam a Palazzo Altemps, mentre il 15 dicembre si svolgerà online una conversazione con Daniela Ortiz e il collettivo Stalker.
Si è svolta lo scorso 31 ottobre nelle sale del Museo di Palazzo Altemps di Roma (nell’ambito delle attività collaterali alla Quadriennale d’Arte 2020) la performance My heart is a poised cithara (Il mio cuore è una cetra sospesa) del duo artistico Prinz Gholam, vincitori del Premio Roma Villa Massimo 2020/21. L’opera, ideata in collaborazione con l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, fa parte di Hidden Histories, il progetto triennale curato da Sara Alberani e Valerio Del Baglivo pensato appositamente per la città di Roma, con una serie di appuntamenti site-specific tra cui performance, laboratori, talk, esplorazioni urbane, creati per riflettere sulla storia socio-politica di determinati luoghi della città. Nato durante la prima fase del lockdown 2020, il progetto ha l’ambizione di coinvolgere la ricerca artistica in un percorso d’indagine sulla necessità di riappropriazione dello spazio pubblico e sul bisogno di tornare ad incontrarsi fisicamente, attraverso i nostri corpi.
IL PROSSIMO APPUNTAMENTO DI HIDDEN HISTORIES
Il calendario di Hidden Histories prosegue martedì 15 dicembre, con la videointervista all’artista Daniela Ortiz e al collettivo Stalker, disponibile online dalle 12:30 sui sito piazzadispagna.es e su Facebook alla pagina Locales. In occasione della sospensione delle attività culturali imposta dall’emergenza sanitaria, l’intervista propone un approfondimento sulle pratiche artistiche in rapporto allo spazio pubblico, in particolare al permanere di simboli, architetture e storie che riguardano il passato coloniale e imperialista all’interno di molti contesti urbani.