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Champions League, pari Lazio col solito Caicedo

 Pareggio importante per la Lazio che nella terza giornata di Champions League ha strappato l’1-1 in casa dello Zenit San Pietroburgo, mantenendo l’imbattibilità nel girone F. Nonostante le numerose assenze, la squadra di Inzaghi ha saputo rispondere nella ripresa al vantaggio firmato da Erokhin al 32′ dopo una triangolazione di testa tra Dzyuba e Kuzyaev. A nove minuti dalla fine la zampata vincente di Caicedo ha ristabilito l’equilibrio.

Dopo Bruges anche San Pietroburgo. Nonostante l’emergenza piena della Lazio in questa Champions League, storia di tamponi più o meno positivi, la squadra di Simone Inzaghi ha ancora una volta gettato il cuore oltre l’ostacolo fuori dai confini nazionali andando a strappare un 1-1 importantissimo in casa dello Zenit. Decisiva la rete a nove minuti dalla fine di Caicedo, sempre più importante per i biancocelesti, dopo una partita complicata, non spettacolare ma ben gestita. Lo spavento finale con il gol annullato – giustamente – a Mostovoy è servito solo per far perdere il respiro ai laziale per qualche istante.

Ancora Caicedo, sempre il “Panterone” è l’uomo-copertina della Lazio dopo la giocata last second in casa del Torino in campionato. Con la sua zampata di sinistro dal limite dell’area a nove minuti dalla fine, l’ecuadoriano ha regalato un punto fondamentale nella corsa Champions della Lazio, con la squadra di Inzaghi imbattuta dopo il girone d’andata del gruppo F e con due partite su tre, per altro in emergenza, disputate in trasferta.

Cinque punti per la Lazio, uno per lo Zenit in attesa dell’altra sfida del girone, ma oltre a questo – importante – da sottolineare è stata la prova di compattezza dei biancocelesti, soprattutto dopo essere andati in svantaggio al 32′ per il gol di Erokhin, bravo a liberarsi in area su assist di Dzyuba dopo una triangolazione tutta di testa degli attaccanti russi al limite dell’area di Reina.

Nella ripresa, senza strafare ma affidandosi a qualità nel palleggio e pazienza, la Lazio ha saputo gestire i momenti della partita evitando di incassare il secondo gol e aspettando al varco il momento giusto, quello per infilare una retroguardia dello Zenit tutt’altro che impenetrabile. L’azione giusta è arriva all’81’ dalla sinistra, rifinita da Acerbi in versione assistman e conclusa dal primo gol in Champions League di Caicedo.

ZENIT SAN PIETROBURGO-LAZIO 1-1
Zenit (4-3-3): 
Kerzhakov 6; Karavaev 5, Lovren 5,5, Rakitskyi 6, Santos 6; Ozdoev 5,5 (46′ st Sutormin sv), Barrios 6, Erokhin 6,5 (16′ st Mostovoy 6); Kuzyayev 6,5 (46′ st Wendel sv), Dzyuba 6,5, Zhirkov 5,5 (34′ st Krugovoy sv). A disp.: Lunev, Vasyutin, Mostovoy, Prokhin, Shamkin. All.: Semak 6.
Lazio (3-5-2): Reina 6; Patric 6, Hoedt 5,5, Acerbi 6,5; Marusic 5,5, Akpa-Akpro 6, Parolo 5,5 (7′ st Cataldi 6), Milinkovic-Savic 6, Fares 5,5 (14′ st Pereira 6,5); Correa 5,5 (40′ st Luiz Felipe sv), Muriqi 5 (14′ st Caicedo 7). A disp.: Furlanetto, Alia, Armini, Bertini, Czyz, Franco, Pica. All.: Inzaghi 6,5.
Arbitro: Artur Dias (Portogallo)
Marcatori: 32′ Erokhin (Z), 36′ st Caicedo (L)
Ammoniti: Kuzayev, Barrios, Lovren (Z); Akpa Akpro, Milinkovic Savic, Caicedo, Reina (L)
Espulsi: nessuno