Calcio. Roma, la lista degli esuberi.
Tutti gli esuberi giallorossi con scadenza dal 2021 al 2023
Obiettivo 40. E no, non esageriamo, non sono i punti in classifica che tradizionalmente assicurano la quota-salvezza. Si tratta invece dei milioni che la Roma vorrebbe risparmiare nel monte stipendi della prossima stagione, al netto delle cessioni e delle trattative sui tagli già quasi concluse con i senatori dello spogliatoio. Ci sono tanti, troppi giocatori che costano troppo a una società che attraversa un periodo di grave sofferenza finanziaria e che, dopo aver vissuto un anno a distanza dalla Champions League, rischia di restare fuori dall’elite del calcio europeo anche nel prossimo autunno, per di più nel mezzo della crisi economica determinata dalla pandemia.
Premessa necessaria: nessuno dei cosiddetti esuberi ha estorto alla dirigenza (anzi, alle varie dirigenze) la firma di un contratto indesiderato. Anzi, la Roma li ha pagati molto per strapparli alla concorrenza. Ma le condizioni sono molto cambiate rispetto ai giorni felici. Il caso più rappresentativo è Pastore, che nel 2018 arrivò a Ciampino accolto da centinaia di tifosi e che poi è stato stritolato dagli infortuni. Il suo ingaggio, circa 8 milioni lordi a stagione, pesa sul bilancio della società fino al 2023. Per questo la Roma, dopo l’ennesimo stop di novembre che lo ha appiedato, sta pensando a offrirgli una ricca buonuscita che preluda alla risoluzione del contratto. Ma non sarà facile. Come non è facile liberarsi di Steven Nzonzi, peraltro centrocampista di buon livello, che pesa per circa 6 milioni annui sul monte ingaggi: il prestito al Galatasaray è durato solo sei mesi, causa liti di spogliatoio, ora è al Rennes che lo riscatterebbe solo in caso di qualificazione alla Champions. L’ipotesi è plausibile, visto il terzo posto in classifica che garantirebbe il pass per l’ultimo preliminare, ma non sicura. Nzonzi è legato alla Roma fino al 2022. Invece l’altro francese Maxime Gonalons, preso a parametro zero nel 2017, è arrivato quasi al capolinea. Dopo il Granada, rimarrà solo un’altra stagione a carico della Roma. Altri 6 milioni lordi che Fienga ha bisogno di risparmiare. Un po’ meno costa Karsdorp, circa 4, ora al Feyenoord, mentre il portiere Olsen che è volato in Sardegna è un fardello da 3 milioni.
Frequentano Trigoria invece gli argentini Perotti e Fazio e il brasiliano Juan Jesus. In complesso, se dovessero lasciare tutti la Roma prima della scadenza del contratto (2021), consentirebbero al club oltre 13 milioni. Non esattamente una cifra simbolica. Ma molto dipenderà anche dalle vicende del mercato. L’altro ieri, in un’intervista al Romanista, Fonseca ha aperto alla possibilità di modificare lo scacchiere della squadra passando alla difesa a tre. Per applicare questo sistema di gioco con continuità servono tanti centrali, sia in difesa che a centrocampo. E magari qualche gol in più davanti: uno come Schick, che il Lipsia non sa se riscattare, potrebbe improvvisamente tornare utile.
Roberto Maida
lunedì 13 aprile 2020 11:00
Corriere dello Sport-Stadio