INTERVISTA A FRANCESCA LA SPINA, CHI E’ L’ATTRICE E LA DONNA, CHE RITORNA SUL PALCOSCENICO CON “STIRO E SOSPIRO” DI VITTORIO ROMBOLA’
(intervista a cura di Massimiliano Spinella da ItalyReview.it) Francesca La Spina, attrice romana del quartiere Testaccio, si appresta a tornare sul palcoscenico con il suo spettacolo in programma al Teatro Petrolini il prossimo 20 e 21 maggio alle ore 21. La incontriamo a poche ore dall’esibizione nel suo monologo scritto da Vittorio Rombolà.
Francesca, quando nasce il tuo amore per il mondo dello spettacolo?
“Fin da piccola desideravo essere e sentirmi un’attrice. Mentre le mie amiche giocavano a mamma e figlio o a fare le commesse con i vestiti delle mamme, io mi chiudevo già a 4 anni in camera mia e piangevo davanti lo specchio interpretando una vedova per ironia della sorte. Ricordo un giorno provai a fare la parte di una madre che perdeva un figlio, ma una sensazione di terrore mi pervase e smisi immediatamente limitandomi alla vedova e nonostante fossi piccola alzai gli occhi disperata e dissi rivolta al cielo: toglimi tutto ma mai un figlio perché vuol dire che ho fallito. Avevo 10 anni”
Sei cresciuta in un palazzo storico di Piazza Testaccio su cui ballatoi, attori di grande fama come Anna Magnani, Alberto Sordi, Aldo Fabrizi e tanti altri attori hanno girato film storici.
“Appena diventata adolescente provai a convincere mio padre a farmi partecipare a dei provini, ma ricevevo sempre un diniego. Mio padre iniziava a gridare “Stai a pensà a ste cavolate con tutti i problemi che abbiamo, piuttosto trovati un lavoro che servono i soldi”
Quando si affermò il programma televisivo di Boncompagni non è la Rai arrivò anche la tua prima affermazione!
“Si fu una gioia immensa, Partecipai per due anni ai provini finchè non mi scelsero. Ma la gioia durò poco. Dopo venti giorni mio padre scoprì il tutto e mi aspettò fuori agli studi televisivi per riportarmi a casa, dopo avermi fatto “ricordare” sonoramente quella giornata prendendomi a ceffoni”
Poi l’incontro con Andrea che sarebbe diventato tuo marito e l’inizio della carriera di attrice.
“Sì fu amore a prima vista. E lui voleva accontentare i miei sogni. Mi spinse infatti ad iscrivermi alla scuola di teatro popolare di Fiorenzo Fiorentini, che dopo sei mesi mi scritturò per il “Parco degli Aranci”. Simone Carrella mi notò in quell’occasione e approdai al teatro d’India con “ al suo poeta Peppe er tosto “ di Gioacchino Belli dove conobbi Garrone che mi citò come attrice interessante in un suo articolo e subito finii protagonista di uno spettacolo di Alda Maraini fino al primo impegno in un film “un Aldo qualunque “
Quando sembrava prendere finalmente il volo arriva la delusione
“Avevo solo ventisei anni. Di lì a breve però il mio sogno si interruppe per problemi familiari e lasciai il teatro per aiutare mio marito nella sua pasticceria, trasformandomi in breve tempo in una Cake artist di successo, arrivando fino a Buddy a New York”
La tua vita ha sempre avuto mille vicissitudini e difficoltà.
“Ho sempre dovuto recitare nella vita per sopravvivere, tutti mi dicevano “dovresti farlo su un palco”. Mentre il quartiere nel 2005 inizia a popolarsi di attori famosi ed escono le serie tv più di successo, attori famosi come Pier Francesco Favino diventano clienti della mia pasticceria. E dentro di me covavo sempre il sogno di diventare attrice”
Nel 2016 perdi in pochi giorni sia tuo padre che tuo marito, il destino ti priva delle colonne portanti della famiglia.
“Si ormai dovevo pensare a portare avanti da sola la famiglia e rimboccarmi le maniche. Ma una sera in cui mi sentivo profondamente col morale a terra, vedo all’improvviso la pubblicità dell’accademia di teatro di Claudia Gerini. Un’amica mi accompagna e nel giro di poche ore ne esco con un contratto d’iscrizione di 24 mesi”
C’è qualcuno che senti di dover ringraziare in modo particolare per la tua carriera?
“Devo molto a Massimiliano Bruno che mi ha affidato ruoli anche importanti dandomi la possibilità di studiare con professionisti del settore. Grazie a lui ho avuto la fortuna anche di poter partecipare a Colorado Cafè. E devo anche essere grata a Maurizio Battista che vedendomi in un video durante il periodo della pandemia mi ha contattato per avermi sul suo palco”
E nella vita privata?
“Per assurdo sento di dover essere grata a mio padre che seppur ostacolando la mia passionale iniziale per lo spettacolo mi ha permesso di diventare la donna forte che sono ora. Devo molto a mio marito, il mio grande amore da un cuore grande che ha cercato di far coronare i miei sogni. La mia gratitudine è anche per i miei tre figli maschi che mi sono vicini anche quando la vita non sempre sta dalla mia parte. Lo devo a “qualcosa di divino” che sento non mi ha mai abbandonata anche quando per me non esisteva, sì perché nonostante tutto a me il palco ha fatto continuare a battere forte il cuore malgrado i dispiaceri”
Francesca sei anche una presenza televisiva
“Si partecipo in versione comica su canale 14 del digitale terrestre tutti i venerdì sera alle 21,30 ad una trasmissione di Luca Bedini, “La Voce di Roma”, che affronta le problematiche capitoline e dove io intervengo in chiave comica
Di recente sei stata notata anche da Fiorello
“La Rai mi ha notato nei miei sketch che pubblico nella mia pagina social di TikTok e così ho patecipato in versione comica al programma di Fiorello in Videbox di Viva Rai Due”
E ora manca pochissimo al gran ritorno al teatro che conta
“Il prossimo 20 e 21 maggio sarò al Tetro Petrolini in questo spettacolo/monologo “Stiro e Sospiro”, che mi ha cucito addosso Vittorio Rombola, autore e scrittore di molte opere di rilievo. Ha saputo capire chi sia nel profondo facendo risaltare i colori del mio animo. Vittorio ha tirato fuori, nonostante la mia vita finora disordinata, una idea di controllo su questo monologo che mi porta a far emergere la mia grazia e femminilità. E gli sono molto grata di questo”
Un sogno nel cassetto?
“In verità ne ho due. Il primo è partecipare ad un film con Carlo Verdone, che frequenta la pasticceria di Monteverde dove lavora mia sorella. Altrimenti dovrò fare come Margherita Buy nel film “Maledetto il giorno che ti ho incontrato” in cui lo perseguita per dare la lettera allo psichiatra che avevano entrambi in comune. Perché se l’occasione non bussa alla porta, bisogna andargli incontro”
E il secondo?
“E’ un sogno che sto realizzando. Infatti sto scrivendo un libro sulla mia vita così intensa finora e spero di portarlo a termine al più presto”
Allora in bocca al lupo A Francesca La Spina per il suo spettacolo del 20 e 21 maggio al Teatro Petrolini ore 21.30 che sta già registrando il sold-out.