Paziente psichiatrico tenta la fuga, due infermieri e un Oss aggrediti al Sant’Andrea.
’episodio denunciato dal sindacato Confintesa Sanità. L’Oss è stata sbattuta contro un bancone, un infermiere morso al braccio e una sua collega ferita alla testa. Per loro nessun percorso prioritario al Pronto soccorso ma ore di attesa.
Momenti di panico all’ospedale Sant’Andrea di Roma nel pomeriggio dello scorso sabato: il bilancio di un’aggressione nel reparto di Psichiatria è di due infermieri e un operatore socio sanitario costretti ad andare al Pronto soccorso del nosocomio romano per farsi medicare. La denuncia arriva dal sindacato Confintesa Sanità, nelle ultime settimane in prima linea nel denunciare i sempre più frequenti episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari.
Tutto accade quando un Oss apre la porta del reparto di Psichiatria, solitamente chiusa a chiave per motivi di sicurezza, per far entrare tre medici specializzandi. A quel punto un paziente collocato nella stanza più vicina all’entrata sbatte la porta contro lo stipite e tenta la fuga. L’operatrice cerca di trattenerlo ma lui la trascina e la sbatte contro il bancone degli ambulatori collocati subito fuori il reparto.
Non va meglio agli infermieri che accorrono in suo aiuto e cercano di bloccare il paziente, che poteva essere pericoloso per sè e per gli altri avendo intenzioni suicidarie. Un’infermiera accorsa tenta di fermalo ma viene sbattuta contro il muro e si procura un ematoma sul sopracciglio. Un altro infermiere, che aveva già subito un’aggressione in passato, ha invece ricevuto un morso profondo sull’avambraccio. Tutti e tre sono andati in Pronto soccorso ma per loro nessuna priorità nonostante l’accaduto, anzi uno di loro è uscito dal Pronto soccorso dopo mezzanotte.
«La cosa grave – sottolinea Alessio Minadeo, segretario Confintesa Lazio e Campania – è che nonostante la violenza nei loro confronti, i tre operatori sanitari sono stati costretti a passare ore al Pronto soccorso. Stiamo lavorando alla presentazione di una petizione insieme ad AMAD, Associazione Malattia Ansia e Depressione, per cambiare la legge 113/2020 e prevedere, tra le altre cose, anche l’inserimento di un codice ad hoc da attribuire ai lavoratori vittime di aggressione, equiparabile al Codice rosa per le aggressioni di genere. Confintesa Sanità Lazio assicurerà ai dipendenti del Sant’Andrea la tutela legale ed il supporto psicologico post trauma di cui avranno bisogno».
Alla fine, il paziente è stato acciuffato, riportato in reparto con l’aiuto delle guardie giurate e gli è stato applicato un TSO.