Air Italy, protesta dei lavoratori: “Stop ai licenziamenti e cassa”
Chiedono la proroga degli ammortizzatori sociali, incentivi alla rioccupazione. Il corteo: “Lo Stato ci tratti come ha fatto per i dipendenti Alitalia”
Chiedono la proroga degli ammortizzatori sociali, incentivi alla rioccupazione. Il corteo: “Lo Stato ci tratti come ha fatto per i dipendenti Alitalia”
Roma, 11 gennaio 2022 – Nuova protesta contro i licenziamenti dei lavoratori della compagnia Air Italy. “Lo Stato si assuma le sue responsabilità, ci tratti con lo stesso metro di misura usato per i dipendenti Alitalia e cerchi una soluzione a una delle più importanti vertenze nazionali”. È la voce dei circa 200 dipendenti di Air Italy che oggi 11 gennaio sfilano a Roma in corteo dal Colosseo a piazza Santi Apostoli “per il lavoro, che è un diritto”. Lavoratori e sindacati si sono radunati per chiedere al Governo di scongiurare in extremis gli oltre 1300 licenziamenti avviati dai liquidatori della compagnia a decorrere dal 2 gennaio.
La compagnia, attraverso i due commissari liquidatori, all’ultimo tavolo di confronto a dicembre, ha respinto la richiesta avanzata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporto aereo di accogliere la proroga della cassa integrazione per il personale a tutto il 2022.
I lavoratori non si arrendono: “Auspichiamo di essere ricompresi con un emendamento nel decreto che il governo sta elaborando a sostegno del comparto turistico e dei trasporti, a iniziare da quelli aerei”, spiegano i sindacalisti dalla capitale. Scaduti gli ammortizzatori sociali il 31 dicembre, i lavoratori di Air Italy, messa in liquidazione nel febbraio 2020 dai soci, (Qatar Airways e Alisarda), sono ora senza tutele economiche e senza un futuro occupazionale
Le richieste dei 1322 dipendenti: blocco dei licenziamenti
Le richieste dei 1322 dipendenti ex Meridiana e dei rappresentanti sindacali sono precise, come è emerso dal faccia a faccia di ieri con la Regione Sardegna e come ribadito oggi, dopo averlo scritto nel documento unitario indirizzato ai ministri del Lavoro, dello Sviluppo economico e dei Trasporti. “Riconvocazione del tavolo ancora aperto, blocco dei licenziamenti, proroga della cassa integrazione e attivazione di uno strumento straordinario di sostegno al reddito per 36 mesi”, spiegano al megafono i sindacati con la speranza che il messaggio arrivi più forte a Palazzo Chigi.
“Chiediamo di scongiurare la Naspi e bloccare i licenziamenti – insistono – nell’incontro che il Governo convocherà nei prossimi giorni con le Regioni Sardegna e Lombardia chiederemo un anno di cassa integrazione, il mantenimento della validità delle licenze, la riqualificazione del personale e la sua ricollocazione nelle altre compagnie aeree”.