Ristoranti, ipotesi di ripartenza con concessione di ampi spazi all’aperto
ROMA – “Chiederemo ai sindaci di rivedere le norme sull’occupazione di suolo pubblico dei tavoli di ristoranti e bar perché, pur pagando il dovuto, si accettino deroghe”. Così ha parlato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti al tavolo sulla ripartenza di ieri con imprese, sindacati, Anci e Abi Lazio.
“È evidente che il consumo all’aperto, seduti e dentro le regole, sarà meno a rischio- ha spiegato Zingaretti -. Anche quando riapriranno le attivita’, le regole del distanziamento sociale rimarranno come un faro per riorganizzare la nostra vita e quindi è presumibile che quando ci sarà il consumo da seduti ci sarà un rapporto metri quadri/clienti che andrà rispettato e stiamo studiando come non produrre eccessivi danni a chi, riaprendo la propria attività, potrà farlo mantenendo norme di distanziamento sociale. Immaginiamo che sarà importante garantire a determinati esercizi la possibilità di mettere anche i tavoli fuori, al di là dei metri quadri del proprio locale. Nei bar ci dovranno essere delle regole di contingentamento di ingressi e degli spazi”.
Dalla Regione ai primi cittadini non arriverà una imposizione ma “un invito a prendere in considerazione il fatto di permettere alla ristorazione di potersi riprendere e di valutare che, soprattutto nel periodo estivo, un tipo di ristorazione all’aria aperta dà garanzie sicurezza superiori che non al chiuso. Ogni comune sarà libero di dare una risposta. Dovremo riorganizzare le nostre città, noi daremo delle regole guida poi ogni sindaco le applicherà nel proprio territorio le soluzioni migliori perché questo diventi nuovamente fruibile e competitivo”. Le parole pronunciate dal presidente Zingaretti che ha un ruolo chiave nel dettare i tempi e le tappe della ripartenza.